Olympus ha appena annunciato il lancio sul mercato della nuova ammiraglia, l’Olympus OM-D E-M1X. Fotocamera digitale potente dedicata allo sport, come testimoniano le 60 foto che è in grado di scattare al secondo, ma comunque in grado di gestire qualsiasi tipo di situazione. Questo modello è una versione potenziata della Olympus OM-D E-M1 Mk II con battery grip integrato, può essere considerata la Canon EOS 1DX del sistema micro 4/3.
LA FOTOCAMERA
Coloro che conoscono già la E-M1 si accorgeranno che l’interfaccia della nuova mirrorless è stata modificata per interagire al meglio col grip verticale, inoltre Olympus ha aggiunto un selettore C-Lock per disattivare varie parti dell’interfaccia, utilissimo per evitare di modificare accidentalmente le impostazioni di scatto. Dal punto di vista della costruzione c’è stato molto impegno da parte di Olympus, la fotocamera è infatti tropicalizzata (quindi resistente a umidità, pioggia intensa e polvere) ed è in grado di funzionare fino a -10° C di temperatura.
Tra il sensore e l’otturatore è presente un dispositivo chiamato Super Sonic Wave Filter che, insieme al particolare rivestimento, aiuta a rimuovere la polvere presente in quella zona del corpo macchina tramite 30 0000 vibrazioni al secondo. Altro particolare che distingue la E-M1X dalla maggior parte delle altre fotocamere è la modalità Live ND che permette di simulare il comportamento dei filtri ND direttamente in macchina.
IL BATTERY GRIP
Grazie al battery grip, e quindi alla doppia batteria Olympus BLH-1, la fotocamera può toccare gli 870 scatti di autonomia; mentre grazie alla porta USB Type-C la E-M1X può essere alimentata esternamente con una potenza non superiore ai 100W, caratteristica che permette di ricaricare il dispositivo in sole due ore. Per coloro che si stanno già preoccupando per il peso e l’ingombro dico solo che rapportandola nuovamente alla Eos 1DX si capisce che nonostante il battery grip rimane una fotocamera compatta, dal peso di soli 845g circa.
AUTOFOCUS, RAFFICHE E STABILIZZATORE
All’interno della fotocamera invece troviamo un sensore in formato micro quattro terzi da 20.4 megapixel affiancato dal processore di immagini Dual TruePic VIII che permette di scattare raffiche da ben 60 fps (dovendo però utilizzare il blocco AF/AE), dato incredibile se pensiamo che già i 20 fps della full frame di Sony, l’Alpha 9, avevano fatto impazzire tutti i fotografi settando un nuovo standard per le fotocamere mirrorless.
Come l’Olympus OM-D E-M1 Mk II anche nel nuovo modello è integrata la Pro Capture Mode, funzione che permette di salvare fino a 35 frame in formato RAW in maniera retroattiva, ovvero prima della pressione del pulsante di scatto. Sulla macchina è presente anche la funzione High Res Shot che permette di combinare più scatti da 20 megapixel per crearne uno da 80 megapixel. Con la E-M1 Mk II condivide anche il sistema di messa a fuoco basato su 121 punti a croce a rilevamento di fase; per navigare fra i vari punti è presente un joystick sul retro del corpo, mentre per sfruttarli al meglio è possibile attingere alle varie funzioni di tracciamento come quella per soggetti rapidi ed imprevedibili. Il sistema è così efficace da poter tracciare soggetti multipli e mettere a fuoco fino a -6 stop con ottiche f/1.2.
Altra caratteristica importante è l’efficacissimo stabilizzatore a 5 assi tipico del sistema micro 4/3 ma che in questa fotocamera supera se stesso: sulla E-M1X è in grado di recuperare fino a 7.5 stop di esposizione utilizzandolo in combinazione con l’Olympus M-Zuiko Digital ED 12-100mm f/4 IS Pro mentre i test condotti con lo M.Zuiko Digital ED 12-40mm f/2.8 PRO hanno portato ad un recupero di 7 stop.
Interessante il fatto che nel 2016 Olympus aveva dichiarato che il limite teorico del suo stabilizzatore era 6.5 stop, limite dovuto all’interferenza inserita dalla rotazione della terra sul giroscopio.
VIDEO 4K
Ovviamente durante la progettazione è stato dato un occhio di riguardo anche al comparto video, a partire dagli accorgimenti hardware. Infatti la E-M1X è dotata di un dissipatore per evitare che si surriscaldi durante le riprese (ma che torna utile anche durante le raffiche). Questo permette alla macchina di filmare in 4K 4096x2160p sfruttando anche il log proprietario di Olympus, ovvero l’OM400-log, per poter post produrre il video. Ma non è finita qui, la fotocamera ha un altro asso nella manica: selezionando la risoluzione Full HD è possibile raggiungere un frame rate di ben 120 fps, così da poter creare scene in slow motion.
M.ZUIKO DIGITAL 150-400mm F/4.5
Insieme alla macchina Olympus ha annunciato di essere al lavoro su uno zoom ottico professionale destinato alla fotografia sportiva e all’avifauna, perfetto per essere utilizzato proprio con la Olympus OM-D E -M1X grazie alla sua tropicalizzazione (e alla capacità di funzionare fino a -10° C), sto parlando dello M.Zuiko Digital ED 150-400mm f/4.5 TC1.25x IS PRO. Vista la scarsità di questi obiettivi nel sistema MFT (vuoto che non riescono a colmare nemmeno le ottiche di terze parti), un annuncio del genere no può che essere ben accetto.
La particolarità di questo tele zoom è il teleconverter da 1.25x integrato, che gli dona una focale equivalente di 300-1000mm estendibile a 2000mm applicando l’altro dispositivo annunciato: M.Zuiko Digital 2x Teleconverter MC-20. Convertitore resistente alla pioggia, alla polvere e alle basse temperature (di nuovo -10° C) in arrivo per questa estate.
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