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ISO e Stabilizzatore sul sensore le due facce del micro quattro terzi

ISO e Stabilizzatore sul sensore: le due facce del micro quattro terzi

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Allora, il sistema micro 4/3 è forse il più “controverso” dal punto di vista delle capacità, nel senso: molti fotografi non si fidano delle dimensioni del sensore perché, effetivamente, soffre molto l’aumento degli ISO. Direte voi: “beh, lo stabilizzatore sul sensore è lì apposta, no?” La risposta è “ni”, questo tipo di stabilizzatore è sicuramente un’arma molto efficace (quello sulla Panasonic GX80 lo dimostra chiaramente) ma ha comunque alcuni limiti oltre i quali non può spingersi.

ISO, QUANDO SONO INDISPENSABILI

Ci sono delle situazioni e delle tecniche nelle quali lo stabilizzatore è inutile, come nella lunga esposizione: come suggerisce il nome questa tecnica sfrutta lunghi tempi d’esposizione per inserire nelle immagini effetti particolari (tipico è l’effetto seta prodotto dall’acqua in movimento), perciò si presume che la macchina sia montata su cavalletto. Anche il Panning – l’arte di fotografare il movimento è una tecnica che non va molto d’accordo con lo stabilizzatore perché sfrutta proprio il mosso. A proposito di mosso, lo stabilizzatore ha un altro punto debole che, paradossalmente, va di pari passo con la sua efficacia: nonostante permetta di scattare a quasi un secondo di posa, per immortalare soggetti in movimento non è possibile scendere sotto un certo tempo d’esposizione perché altrimenti risulterebbero mossi. In queste situazioni è allora indispensabile aumentare la sensibilità ISO.

QUANDO INVECE USARE LO STABILIZZATORE

Lo stabilizzatore risulta essere d’aiuto in tutte le altre situazioni, ovvero gli scenari più comuni. Sono inoltre un enorme aiuto nella fotografia sportiva (o comunque per immortalare soggetti in movimento), dove immobilizzare il soggetto è indispensabile. Altro campo in cui lo stabilizzatore gioca un ruolo importante è quello in cui i soggetti della fotografia sono immobili (o quasi), come in quella d’architettura o paesaggistica; qui è possibile utilizzare tutto il suo potenziale rallentando i tempi di scatto fino a quasi un secondo d’esposizione.

CONCLUSIONI

Qual è il senso di questo articolo? In realtà vuole essere una semplice riflessione su i due aspetti più importanti del sistema micro quattro terzi. Come dico spesso a chi mi chiede consigli sulle fotocamere, questo sistema è ottimo per fotografia di strada (e le sue sfaccettature), paesaggistica e architettura, ma incontra i propri “limiti” non appena le condizioni di scatto diventano più impegnative, dove magari, invece, altri sistemi (come per esempio l’APS-C) non hanno le stesse problematiche. Qui infatti, nei suoi limiti, entra in gioco lo stabilizzatore.

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