LE DUE TIPOLOGIE DI TIME LAPSE
C’è da dire che tutti e due i tipi di time lapse hanno i propri vantaggi e i propri svantaggi: Quello video è semplice e veloce da realizzare, basta un qualsiasi dispositivo in grado di registrare però non è molto indicato per situazioni poco luminose perché sulla gran parte delle fotocamere gli ISO sporcano e non poco il video inoltre anche la qualità generale, pur registrando in Full HD, sarà sempre inferiore a quelli creati con il metodo classico e infine la mole di spazio che serve sulle unità di memoria ne limita la durata massima. Quello tradizionale è appunto migliore dal punto di vista qualitativo perché una foto anche se scattata alla qualità più bassa ha sempre una risoluzione maggiore rispetto ad un video in 1080p (e alle qualità più alte anche di un video in 4K).
Gli ISO non sono un grande problema visto che possiamo compensare con il tempo di esposizione e la memoria che le foto occupano, pur scattando in RAW, non è mai tanta quanta quella occupata dai video. Però questo metodo è lento, specialmente nella fase di scatto e richiede un po’ di esercizio per riuscire ad ottenere degli ottimi risultati.
ATTREZZATURA
Infine, ma anche questo dipende, potrebbe servire un filtro ND per limitare la luce che passa dalle lenti se scattiamo in ambienti particolarmente luminosi.
PREPARAZIONE
Ora, cosa vogliamo fotografare? nuvole, persone in movimento, auto in strada? le nuvole si muovono molto lentamente rispetto agli atri due scenari quindi non necessitano di un intervallo molto frequente, e una foto ogni 10-20 secondi è sufficiente. Attenzione però, l’intervallo influisce sulla velocità percepita del time lapse: un intervallo maggiore restituirà un video più veloce e viceversa. Possiamo calcolare anche il tempo che impiegheremo per scattare le varie foto: riprendiamo i dati di prima abbiamo detto che per 30 secondi di video servono 720 scatti e che per le nuvole 10-20 secondi di intervallo sono sufficienti, mettiamo di scattarne una ogni 15. Bene, adesso basta moltiplicare 15×720 e otteniamo 10800 ovvero il tempo che il time lapse coprirà espresso in secondi, se vogliamo sapere quanti minuti sono basterà dividere per 60 e otterremo 180 (ovvero 3 ore).
Avvicinandosi alla parte fotografica della progettazione, dobbiamo studiare un po’ il luogo e qualsiasi cosa farà da soggetto valutando varie inquadrature per scegliere quella che ci piace di più, anche il meteo è importante, quindi un’occhiata alle previsioni non farebbe male e infine ci dobbiamo assicurare di aver caricato tutto il caricabile, dalle batterie della fotocamera a quelle del controller remoto (o dello smartphone se usiamo un’applicazione).
REALIZZARE LE FOTO
Il bilanciamento del bianco se si scatta in RAW possiamo farlo comodamente e senza grandi problemi anche in post produzione, ma siccome non sono un grande amante del ritocco mi sono procurato un Lastolite Ezybalance 30cm. Come funziona? Dobbiamo semplicemente scattargli una foto correttamente esposta, assicurandoci che copra l’intera inquadratura (non importa che sia a fuoco) e che rifletta la sorgente di luce, dopo di che dal menu della fotocamera scegliamo il bilanciamento del bianco personalizzato e quando ci viene chiesto quale foto utilizzare come base selezioniamo quella che gli abbiamo appena fatto.
Adesso la profondità di campo: io voglio che sia il cantiere che le nuvole siano più o meno a fuoco quindi imposto l’apertura del diaframma al minimo (proprio per aumentare la profondità di campo) e metto a fuoco sul cantiere.
Se abbiamo messo a fuoco automaticamente poi dobbiamo attivare la modalità manuale per evitare che la fotocamera cerchi di rimettere a fuoco ad ogni scatto (col rischio di avere dei frame fuori fuoco).
Adesso tutto è pronto per iniziare, le ultime cose che ci mancano da fare sono: collegare il nostro intervallometro o far partire la modalità time lapse sulla fotocamera stando attenti all’esposizione che deve rimanere sempre la stessa. Un trucco utile per rendere più stabile il cavalletto, specialmente per chi non ha un cavalletto professionale, è quello di aggiungere del peso (come per esempio appendere lo zaino).
I fenomeni dove la luce cambia gradualmente (come per esempio albe o tramonti) sono più facili da gestire se impostiamo la modalità d’esposizione con priorità al diaframma o al tempo di scatto, così la fotocamera man mano che la luce cambia si adeguerà automaticamente.
ELABORARE IL TIME LAPSE
Quando abbiamo finito con la modifica delle foto possiamo passare a creare il video e per questo passaggio ho usato Premiere perché in pochi secondi abbiamo il nostro time lapse pronto per essere esportato. Allora apriamo Premiere e creiamo una nuova sequenza con gli attributi che abbiamo pensato all’inizio quindi un frame rate di 24fps e una risoluzione di 1080p.
Dopo di che importiamo le foto tramite l’opzione “sequenza di immagini“, per fare questo basterà selezionare la prima foto che abbiamo scattato e spuntare la voce “image sequence“.
Adesso le dobbiamo inserire nella sequenza creata prima. Qui possiamo procedere a ridimensionare la clip in 16:9 e stabilizzare gli scatti con l’apposito effetto “Warp Stabilizer” se è necessario, per farlo basta cercare appunto “warp stabilizer” fra gli effetti tramite l’apposita casella di ricerca e trascinarlo sulla clip da stabilizzare. Poi entrare nelle opzioni dell’effetto e selezionare come “risultato” “no motion” dopo di che, se è necessario, ridimensioniamo il video per non far vedere la stabilizzazione.
Se è necessario stabilizzare il video è opportuno farlo prima di ridimensionare la clip in 16:9.
Questa è un’anteprima di quello che ho provato a fare io, se vi interessa il time lapse completo lo trovate alla fine del video tutorial ad inizio pagina.
Spero che l’articolo vi sia stato utile, se avete domande fatele pure con un commento qui sotto!
[…] devono mai finire, non importa quante ne abbiate già inserite nello zaino: ci sarà sempre quel time lapse che ve ne farà consumare un paio, lasciandovi con poca autonomia e pochi scatti a […]
[…] che tu abbia già tentato di creare qualche time lapse o che abbia letto il nostro tutorial su Come realizzare un time lapse e adesso tu voglia portare la produzione di questi video su un altro livello. Giusto? Creare time […]