In questo articolo andremo a vedere come si comporta la nuova compatta di Panasonic. Le premesse per delle buone prestazioni ci sono tutte, dando una lettura alle specifiche possiamo accorgerci dell’ottimo hardware che anima questa fotocamera. Ma non perdiamoci in chiacchere, iniziamo subito a sbirciare fuori e dentro la Panasonic LX15!
COSTRUZIONE E DESIGN
La Panasonic LX15 si presenta molto bene sia esteticamente che strutturalmente, design semplice e interfaccia ben distribuita rendono questa compatta abbastanza comoda da utilizzare, anche se non è esente da difetti. Il primo è la mancanza di un pulsante dedicato alla sensibilità del sensore; il secondo è la dimensione della ghiera per selezionare i diaframmi, troppo stretta, sarà praticamente impossibile gestire il diaframma senza modificare la messa a fuoco (quando siamo in modalità manuale); il terzo è la posizione del pulsante che attiva il flash, una posizione molto scomoda da raggiungere; infine manca un input per microfoni esterni, visto il 4K sarebbe stata una feature utile.
INTERFACCIA
Oltre a questo non c’è altro da ridire contro le varie scelte di progettazione, l’interfaccia è comunque completa: offre infatti una ghiera per le modalità di scatto, uno switch per gestire lo zoom elettronicamente (che mi sono accorto essere un ottimo sistema per creare l’effetto vertigo), un tasto dedicato alla registrazione video, tutto il necessario per navigare i menu e impostare velocemente i controlli di scatto principali, e infine tre pulsanti personalizzabili (che possiamo utilizzare per rimediare alla mancanza del pulsante per gestire gli ISO).
Ottimo anche lo schermo touchscreen ribaltabile di 180° che permette di avere quasi sempre sott’occhio la scena (anche durante i #selfie) e di navigare velocemente i vari menu.
La fotocamera sarebbe letteralmente tascabile se non fosse per l’obiettivo che sporge troppo dal resto del corpo; comunque le dimensioni sono abbastanza ridotte da poterla inserire e trasportare in piccole borsette o nelle tasche secondarie dello zaino, come seconda fotocamera.
OBIETTIVO
Visto che ho tirato in ballo l’obiettivo parliamone un po’. È un sistema di 11 lenti divise in 9 gruppi che insieme offrono una lunghezza focale di 24-72mm, equivalente ad uno zoom 3x. Il diaframma è composto da 9 lamelle, utile per avere quel bokeh dalle luci circolari, ed ha un’apertura massima di f/1.4 che tende a chiudersi fino a f/2.8 man mano che zoomiamo. Ultima caratteristica principale di questo obiettivo progettato da Leica è la presenza dello stabilizzatore meccanico Hybrid O.I.S. su 5 assi che, come vedremo dopo, permette di diminuire drasticamente le vibrazioni trasmesse alla fotocamera.
PRESTAZIONI DELLA LX15
Andiamo adesso a vedere di cosa è capace questa compatta. Il fulcro centrale del sistema elettronico è composto da un sensore con 1″ di diagonale e dalla risoluzione di 20.1 MP affiancato da un processore di immagini e da un otturatore in grado di sostenere raffiche continue di ben 50 scatti al secondo e un’esposizione minima di 1/16000 di secondo. Buono anche il sistema di messa a fuoco che può attingere da 49 punti dislocati su tutta la superficie del sensore, selezionabili ad aree o singolarmente (anche tramite touch). Infine il sensore ha una sensibilità nativa che corre da un minimo di 125 fino ad un massimo di 12800 ISO, estendibile a 80-25600 ISO.
AUTOFOCUS E RAFFICHE
Come sempre, per testare l’efficacia del sistema di messa a fuoco ho utilizzato le raffiche in combinazione all’autofocus continuo settato sulla modalità di tracciamento del soggetto. Da notare che utilizzando l’AF-C le raffiche diminuiscono a 6fps, se vogliamo sfruttare tutti i 50fps dobbiamo selezionare AF-S.
Anche se il sistema è basato sul rilevamento a contrasto fa un ottimo lavoro nel tracciare i soggetti, sarà difficile che non riesca a seguirne i movimenti; anche se alcuni frame potrebbero essere leggermente fuori fuoco proprio a causa del rilevamento a contrasto. le prestazioni che questo sistema offre sono ottime.
STABILIZZATORE
Questo strumento si rivelerà molto utile in tante situazioni, sicuramente in video ma soprattutto durante lo scatto di fotografie: come con la Panasonic GX80 si possono utilizzare tempi di scatto che a mano libera sono impensabili, con un po’ di pratica è possibile arrivare ad utilizzare anche 1/4 di secondo!
GESTIONE ISO
Questa LX15 non è la miglior fotocamera per combattere la scarsa luminosità ma non se la cava male: la gestione degli ISO inizia ad arrancare già a 800 ISO, scattando in RAW, quando si iniziano a vedere i primi accenni di rumore sparsi sulla superficie delle immagini, continuando ad aumentare la situazione ovviamente peggiora, arrivando ad avere immagini completamente sature di rumore ma dai particolari ben distinguibili.
Il discorso cambia se scattiamo in JPEG: la fotocamera fa un buon lavoro nel rimuovere automaticamente il rumore (anche se sacrifica un po’ di dettagli) finché rimaniamo sotto i 1600 ISO, qui le immagini sono tranquillamente utilizzabili. Se ci spingiamo verso i 6400 abbiamo un ulteriore calo di dettagli ma niente di drammatico, mentre se arriviamo a 25600 ISO avremo delle immagini dai particolari molto confusi, per riuscire ad eliminare il rumore vengono compromessi molti dettagli.
ASPETTO VIDEO
La qualità del Full Hd (1080p) e del 4K è molto buona anche se si nota un leggero aumento della nitidezza tramite software che a volte potrebbe introdurre aliasing o moiré.
Unico svantaggio è il crop che la fotocamera attua sul sensore: registrando in 4K passeremo da poter utilizzare uno zoom 24-72mm ad un 30-90mm.
SLOW MOTION
La fotocamera è dotata della modalità High Speed che permette di registrare filmati Full HD in slow motion, a 120fps per la precisione. Qui non è possibile utilizzare lo stabilizzatore ma se è il prezzo da pagare, lo faccio volentieri. Meno volentieri invece utilizzerei i filmati ottenuti: la qualità è abbastanza scarsa, si può notare dell’aliasing e un calo di dettagli che rende generalemente più morbide le immagini.
ISO VIDEO
La gestione degli ISO durante la registrazione dei filmati è praticamente identica a quella delle immagini JPEG: la fotocamera riesce a nascondere bene il rumore, mantenendo abbastanza alto il livello di dettaglio, fino a 800 ISO. Da qui la qualità inizia a degenerare visibilmente a causa della rimozione automatica del rumore.
CONCLUSIONI SULLA LX15
Quindi possiamo definire questa Panasonic LX15 una buona fotocamera, in grado di servire bene una varietà di scopi che vanno dalla fotografia paesaggistica alla ritrattistica, riuscendo a soddisfare anche qualche videomaker meno esigente. Le piccole dimensioni non sono un limite ma anzi diventano un punto a favore, rendendo la fotocamera versatile e trasportabile con facilità. Oltre a garantire buone prestazioni è semplice da utilizzare, grazie grazie ai vari assistenti potremo mettere a fuoco e scattare in modalità manuale in tutta tranquillità. Anche le modalità 4K Photo e Post Focus, che ormai si trovano su tutte le fotocamere Panasonic, offrono uno spunto di divertimento ma anche un utile assistente alla composizione. Insomma, una compatta completa che può servire sia da fotocamera secondaria sia da fotocamera principale.
Se avete domande fatele pure co nun commento, sarò felice di rispondervi appena possibile.