COSTRUZIONE
È una lente abbastanza luminosa infatti ha un’apertura massima di f/2.8 e minima di f/22 e ci da la possibilità di avvicinarci al soggetto di 50cm massimo quindi qualche foto macro potrebbe riuscire a farla.
PRESTAZIONI
Se la costruzione potrebbe far esitare su di un possibile acquisto, le prestazioni dovrebbero chiarire qualsiasi dubbio. Molto buone, a partire dalla distorsione che porta alle immagini: c’è solamente un leggerissimo accenno di curvatura a cuscinetto e ce ne accorgiamo solamente con inquadrature tipo questa di test, altrimenti passerà inosservata.
Anche la vignettatura è un disturbo che rimane anonimo, si presenta solamente quando mettiamo a fuoco da vicino e all’apertura massima del diaframma, quindi a f/2.8.
La nitidezza è un altro punto di forza del 60mm, molto nitida già alla piena apertura specialmente al centro mentre agli angoli e ai lati perde qualcosa, ma basta chiudere il diaframma per recuperare dettagli anche in queste zone, anche se le parti più estreme delle foto, quindi gli angoli, resteranno sempre un attimo sotto tono rispetto alla nitidezza generale della foto.
I flares sono gestiti abbastanza bene, almeno finché la sorgente di luce non è troppo potente (quindi tramonti e albe non daranno problemi) però in pieno giorno abbiamo dei flares abbastanza invadenti e si renderà necessario l’utilizzo del paraluce per schermare la lente frontale.
Una delle prestazioni migliori è data dal bokeh, molto morbido che entra in contrasto con il soggetto a fuoco e da vita ad un effetto molto piacevole.
Infine abbiamo un autofocus completamente silenzioso e anche abbastanza veloce, non è un fulmine ma è comunque più reattivo di molti altri sistemi.