Stavolta tocca al Sony FE 100mm f/2.8 STF OSS G Master, il nuovissimo obiettivo semi-tele della linea Grand Master. È un’ottica molto particolare perché incorpora alcuni elementi ottici per migliorare la resa del bokeh; inoltre, nonostante Sony affermi di avergli donato un diaframma di f/2.8, sulla ghiera per gestirne l’apertura la scala arriva ad un massimo di T5.6. Andiamo a vedere insieme quali sono le altre pecurialità di questo 100mm.
COSTRUZIONE
Sulla costruzione non c’è niente da ridire, solido e compatto mantenendo il peso abbastanza leggero (in rapporto alle dimensioni). Il tutto si muove in modo fluido e deciso e nonostante sia stabilizzato non si avvertono tremolii preoccupanti all’interno.
Per quanto riguarda i controlli a disposizione, abbiamo i vari switch per gestire lo stabilizzatore, la modalità di messa a fuoco e quello per la ghiera del diaframma (se renderla “cliccabile” o fluida);
abbiamo inoltre il selettore per il range di messa a fuoco, che però pecca della modalità illimitata (quella che va dalla minima distanza di messa a fuoco all’infinito), ed il pulsante personalizzabile (sempre utile settarlo sulla modalità di riconoscimento del volto).
F/2.8 O T5.6 QUESTO È IL DILEMMA
Ma perché se sul barilotto è riportata espressamente la dicitura f/2.8, la ghiera del diaframma arriva ad un’apertura massima di T5.6? Perché questo 100mm è un obiettivo STF (Smooth Trans Focus).
Cosa vuol dire? Semplicemente che all’interno ospita una lente apodizzante; elemento che serve per ottenere un effetto bokeh milgiore, rendendo lo sfondo, e soprattutto le highlights, più morbidi. Per farlo però questa lente apodizzante diminuisce la luce che va a colpire il sensore; quindi, nonostante il diaframma abbia un’effettiva apertura di f/2.8, la luce che va a colpire il sensore equivale a T5.6.
La scala T, a differenza di quella F, è più diffusa sulle ottiche cinema perché indica la reale quanità di luce che il sensore può sfruttare; la scala F indica invece la luce che passa dal diaframma.
PRESTAZIONI
Dopo tutto questo preambolo andiamo a vedere quanto effettivamente la lente APD influisca sul bokeh e, in generale, come si comporta il 100mm.
DISTORSIONE
La distorsione si nota, le immagini subiranno un’evidente (anche se non invadente) distorsione a barilotto. La fotocamera fa comunque un ottimo lavoro nel compensare tale distorsione se attiviamo il profilo di correzione automatica.
VIGNETTATURA
Al contrario della distorsione ottica, la vignettatura è un disturbo che non affligge minimamente questo obiettivo. Potete vedere che indipendentemente dall’apertura selezionata non possiamo accorgerci del calo di luminosità agli angoli.
NITIDEZZA
Il picco si raggiunge all’apertura focale di T8; ma comunque la nitidezza generale è molto buona, la differenza fra centro e angoli non cambia molto (infatti chiudendo il diaframma miglioramo sì, ma questo miglioramento è quasi invisibile perché la nitidezza agli angoli è ottima di partenza).
ABERRAZIONI
Anche le aberrazioni vengono gestite alla perfezione; gli escamotage ottici che vengono utilizzati all’interno dell’obiettivo fanno un gran lavoro, infatti potremo scattare in praticamente qualsiasi situazione perché l’obiettivo non produrrà aberrazioni cromatiche.
FLARES
Anche su questo 100mm i flares non sono gestiti alla perfezione, ma questo in sé non sarebbe un grosso problema; diventano un disturbo troppo invadente quando, chiudendo il diaframma, esce fuori l’effetto stella come potete vedere nelle immagini di test: gran parte dell’inquadratura è occupata da questi due difetti.
BOKEH
La lente apodizzante mantiene la promessa di restituire un bokeh eccezionale: lo sfondo diventa morbidissimo, anche le highlights non presentano un profilo marcato e infatti si mantengono anonime, morbide. Questo entra in contrasto con la parte a fuoco che invece mantiene una nitidezza fenomenale anche alla piena apertura. Quindi possiamo convenire che la perdita di luce che questo elemento apodizzante comporta si fa ripagare con la qualità del bokeh che restituisce.
CONLCUSIONI SUL 100MM
Obiettivo fantastico, non c’è dubbio; se siete in cerca di un’ottica semi-tele che vi restituisca ritratti fantastici questo Sony FE 100mm f/2.8 STF OSS G Master fa sicuramente al caso vostro. Non solo ritrattistica, si comporta bene anche in street photography e in tutti gli altri stili che condividono caratteristiche di composizione simili a quelli appena citati (fotogragia di matrimonio per esempio). Siete più tipi da video? Nessun problema, questo obiettivo è pensato per essere utilizzato anche in questa maniera, indizio la ghiera “decliccabile”. Se quindi avete il budget non lascaitevi perdere una lente del genere, vi darà solo soddisfazioni!
Per qualsiasi domanda non esitate a commentare qui sotto, risponderò al più presto!