COSTRUZIONE
Il 15-30mm è un sistema composto da 18 lenti divise in 13 gruppi, e devo dire che si fanno sentire perché è bello pesante ma al contempo molto solido, non tremola niente quando si scuote e le ghiere, sia quella della messa a fuoco che quella dello zoom, scorrono fluidamente.
Fra le lenti ce n’è una asferica e alcune a bassa dispersione per combattere rispettivamente l’aberrazione sferica e quella cromatica, inoltre sono presenti anche rivestimenti eBAND e BBAR per prevenire e eliminare i flares e l’effetto fantasma.
Il diaframma è composto da 9 lamelle e ha un’apertura minima di f/22 e massima di f/2.8, sono entrambe continue quindi indipendenti dallo zoom. la minima distanza di messa a fuoco è 28cm e mentre l’autofocus è mosso dal motore USD (silenzioso e preciso), il focus manuale è perenne ma purtroppo avendo il paraluce integrato non è possibile montare filtri a vite.
In compenso è fornito di stabilizzatore VC, questo di Tamron è uno dei migliori sul mercato, su questo 15-30mm riesce a far compensare 2 stop. Se vi state chiedendo a cosa possa servire su questo tipo di obiettivo, beh ci sono molte situazioni nelle quali può tornare utile come per esempio di sera o di notte. Quest’obiettivo inoltre è tropicalizzato, infatti possiamo vedere che sulla parte posteriore abbiamo questa guarnizione che serve per isolare l’obiettivo e la fotocamera dall’umidità e dagli agenti atmosferici in generale.
PRESTAZIONI
La prima cosa che ho testato di questo 15-30mm è quanto distorca le immagini e come potete vedere dalle foto, a 15mm non abbiamo nessuna distorsione particolare ma solo la bombatura che a queste lunghezze focali è inevitabile. La situazione migliora man mano che zoomiamo e già a 24mm abbiamo un’immagine piatta e così rimane fino a 35mm.
La vignettatura è pressoché inesistente, si presenta solo a f/2.8 dove ne abbiamo un leggerissimo accenno solamente agli angoli.
Anche la nitidezza non è niente male, le immagini diventano più morbide all’apertura massima ma mantengono comunque una nitidezza molto buona.
Incuriosito dai rivestimenti di cui è fornita la lente, ho voluto verificare se effettivamente riuscissero a contrastare i disturbi della luce. In effetti si comportano molto bene: potete vedere che flares ed effetto fantasma non ce ne sono (aiuta molto anche il paraluce integrato).
Facendo qualche prova con l’autofocus ho visto che è veramente veloce, fluido e anche molto silenzioso, al pari dell’STM di Canon: non si sente assolutamente il minimo suono quando si muove. Per rendervi conto della silenziosità potete andare al minuto 4:50 della video recensione dove potrete vedere anche il test sulla velocità al minuto 5:45. Il test consiste nel settare il focus all’infinito per poi puntare la fotocamera su un qualsiasi soggetto e vedere quanto ci mette a metterlo a fuoco. Lo stabilizzatore, come dicevo prima, anche se non essenziale tornerà sicuramente utile (poi è comunque qualcosa che è sempre meglio avere) perché permette di compensare fino a 2 stop. Questo vuol dire che se di notte una foto per essere correttamente esposta necessita di ISO 3200 possiamo diminuire questo valore fino a ISO 800, avendo così una sostanziale diminuzione del rumore ma con buone probabilità di avere comunque uno scatto non mosso.