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Come Usare La Macchina Fotografica In Manuale

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Scattare in automatico non vi permetterà di fare foto fenomenali e allora oggi vi spiego come usare in manuale la vostra macchina fotografica per realizzare foto incredibili

Qualunque sia la vostra macchina fotografica mirrorless, reflex, compatta o addirittura un telefono, avrete la possibilità di scattare in manuale.

Ciò che è importante sapere è che scattare in manuale è una regola universale in qualunque macchina fotografica o telefono perché è una regola basata sulla luce. Scattare in manuale spaventa tantissime persone quindi spesso si acquista una fotocamera pensando di poter fare tutto in automatico per evitare di fare errori. E invece no, perché per tirare fuori il massimo potenziale nelle vostre foto, dovete iniziare a fare le foto come le volete voi ed è importante trovare il coraggio di spostare la rotella su “manuale”. So che spaventa ma fidatevi che dopo questo articolo non avrete più nessun tipo di dubbio e porterete le vostre foto al livello successivo to the next level.

Come impostare la macchina su manuale

La prima cosa da fare in qualsiasi fotocamera, io vi spiegherò tutto con una Sony 6000, è girare la ghiera su M cioè Manuale.

Impostare la macchina su manuale

La nostra fotocamera quando scatta in automatico cosa fa? Va a misurare la luce e fa una stima di come dovrebbe impostare dei parametri per averla correttamente esposta quindi né troppo chiara né troppo scura. Questo però non ci consente di andare a tirar fuori la nostra creatività e non ci fa scegliere determinate cose che vogliamo nella nostra foto come una persona che sta correndo. Ancora più complicato è fare una foto con una lunga esposizione per far vedere un movimento come lo scorrere di un ruscello oppure volete avere un bello sfondo sfuocato.

Tutte queste cose bellissime è impossibile averle scattando in automatico. Magari avete comprato anche una macchina da migliaia di euro e degli obiettivi di un certo livello ma non tirare fuori il massimo perchè scattate tutto in automatico.

Come regolare esposizione in manuale

Quindi una volta impostato alla fotocamera il manuale, ci sono tre parametri che dovete sapere di dover far lavorare insieme, e sono:

  • l’apertura del diaframma,
  • il tempo di scatto
  • la sensibilità iso.

Questi tre parametri vanno a lavorare insieme cioè se aumentate uno dovete abbassare d’altro per andare a bilanciare. Tutto sta da quale vuoi regolare per primo. Andiamo a capire a cosa servono così da poter capire quando regolare uno e quando regolare l’altro e sistemare gli altri di conseguenza.

Il tempo di scatto

Il tempo di scatto determina la velocità che impiega la luce ad entrare nel nostro sensore quindi la velocità del nostro otturatore. Quando scattiamo, se sentiamo lo scatto veloce vuol dire che la luce è entrata per una frazione di secondo ed infatti ho impostato un 160esimo. Se vado a mettergli un terzo di secondo, ci metterà più tempo per fare entrare la luce dentro il mio sensore quindi sulle reflex lo sentite meglio perché sentite proprio lo specchio mentre invece nelle mirrorless non sentirete una grossa differenza sotto l’aspetto di questo rumore fisico bensì un rumore elettronico.

Questo significa avere un tempo lungo che ci permetterà di far entrare più luce nella nostra macchina fotografica attraverso l’obiettivo. Quindi ad esempio tempi di un secondo anche sopra il secondo entra tantissima luce infatti la regola generale che voi dovete tenere a mente è che dovete usare un tempo che vi permetta sì di far entrare tanta luce ma che vi permetta di fare delle foto che non siano mosse. Infatti se avete un tempo troppo lungo, scattare a mano libera vi farà uscire la foto mossa la regola generale è tenere un 125esimo e di solito questo con comporta problemi durante la realizzazione degli scatti. Dipende anche da quale obiettivo state utilizzando ma di questo ne parleremo in altri tutorial.

Comunque se scattate a mano libera con un 125esimo, andate abbastanza tranquilli soprattutto se riuscite a trattenere bene il fiato e scattare con le braccia strette probabilmente riuscirete a scattare a più di un 125esimo. Ad esempio un sessantesimo o mezzo secondo ma poi andando verso il secondo e salendo oltre un secondo ciò che dovete fare è mettere la macchina sul cavalletto così da stare tranquilli e sereni per non far venire foto mosse.

Dunque ricapitolando volete fare delle lunghe esposizioni per vedere le scie luminose di notte oppure il movimento di un ruscello, tutto questo lo ottenete mettendo un tempo lungo mentre invece un tempo corto vi permette di congelare il movimento e soprattutto vi permette di far entrare con meno luce. Dunque altro esempio, se state scattando in pieno giorno dove c’è un sole spacca le pietre, dovete mettere un tempo veloce così non mi verrà sovraesposta.

Apertura del diaframma

Passiamo ad altri parametri. Ok abbiamo regolato il tempo di scatto ad un 125esimo così scatto bene a mano libera. Quindi adesso passiamo all’apertura del diaframma. Cosa fa l’apertura del diaframma? Il diaframma è nel nostro obiettivo infatti ogni obiettivo ha un’apertura massima diversa. Ad esempio ci sono lenti fisse come il 50 mm 1.8 o 1.4 che sono diaframmi parecchio aperti e quindi ci fanno entrare tanta luce. Se ci fate caso gli obiettivi kit di solito arrivano ad un 3.5, 5.6 mentre invece ci sono obiettivi che costano di più proprio perchè sono più luminosi. Quindi 1.8 o 2.8 sono più luminosi e hanno un diaframma più aperto quindi voi regolate l’apertura del diaframma da delle ghiere.

Ogni macchina ha una cosa diversa ad esempio la Sony che sto utilizzando per prova ha una ghiera per regolare il diaframma, un’altra per i tempi di scatto ecc. L’apertura del diaframma ci permette di far entrare più luce quindi F1.8 entra tanta luce mentre invece F16 entra poca luce quindi all’aumentare di questo numero andiamo a chiudere il diaframma. Questo potete vederlo direttamente nel vostro obiettivo infatti se provate riuscite a vedere che ci sono delle lamelle che si aprono e si chiudono e se il foro è più piccolo, entra meno luce e quindi ci vorrà un tempo più lungo per far entrare la stessa parità di luce quindi capite come lavorano insieme questi due parametri.

Cosa determina anche l’apertura del diaframma? Ci determina la profondità di campo quindi un diaframma parecchio aperto ci consentirà di avere un bello sfondo sfuocato, un bel bocke se ad esempio scattate F1.8, 1.4 o 2.8.
Quindi diaframma aperto = sfondo sfuocato. Viceversa, se volete far entrare meno luce perché siete in una giornata di sole oppure volete usare un tempo parecchio lento, dovete chiudere il vostro diaframma.

Sensibilità Iso

Passiamo ora al terzo elemento cioè quello degli Iso. La sensibilità Iso permette, se si va ad aumentare il valore, di rendere il mio sensore più sensibile alla luce stessa. Quindi all’aumentare della sensibilità, il sensore sarà più sensibile e registrerà più luce quindi considerate che è una cosa elettronica che a differenza del tempo e del diaframma, che sono una cosa fisica della luce che entra attraverso il nostro obiettivo e colpisce il nostro sensore, in questo caso invece il sensore è fatto di tutta una serie di pixel. Come sapete 20 megapixel e 50 megapixel diventano più sensibili alla luce e quindi viene amplificato il segnale della luce che viene registrato sui sensori. Però essendo una cosa elettronica dovete stare attenti che se alzate gli iso avrete un rumore, un disturbo digitale presente sopra le foto come una grana. Ecco viene a causa degli iso alti.

Ma una cosa importante da tenere a mente qual’è? Dove usare gli ISO? Gli iso vanno utilizzati quando si ha una condizione dove c’è poca luce quindi ad esempio la sera o la notte dove dite “ok, ho già messo un tempo di scatto parecchio lungo, (ad esempio un sessantesimo) e sono a mano libera. Poi ho messo il diaframma aperto al massimo (3.5). Perchè ho ancora le foto buie?” Perchè è necessario aumentare gli ISO quindi dovete andare in questa progressione non andate che mettete iso 2000 e poi regolate il resto di conseguenza perché l’obiettivo deve essere sempre quello di tenere gli iso bassi. Poi è chiaro che se avete una macchina che regge bene gli iso tanto meglio.

Da cosa lo vedete questo? Lo vedete dal tipo di corpo macchina ad esempio reflex entry level o comunque fotocamere entry level, reggeranno peggio gli iso quindi magari iniziano ad avere un disturbo sopra 400 iso. Mentre invece fotocamere più costose riescano anche a reggere bene 2000 o 4.000 Iso. Però voi partire da quella che è il vostro obiettivo cioè se volete avere uno sfondo sfuocato, mettete subito il valore del diaframma al massimo. Poi regolate il tempo di scatto se volete avere una foto ferma che non sia mossa e poi regolate gli iso di conseguenza.

Quindi devono essere questi i passaggi che dovete seguire per poter bilanciare uno e l’altro valore.

Dimostrazione pratica per impostare il Manuale

Passando proprio all’atto pratico, una volta che mettete la macchina in manuale tramite la ghiera presente sulla macchina andate poi nella ghiera che vi fa regolare il diaframma e impostate il valore che preferite 4.5, 5.6 ecc

Il tempo invece ha ancora un’altra ghiera che va appunto in frazioni di secondo fino andare oltre un secondo e quindi puoi salire di vari secondi ma come ho detto dovete lavorare sul cavalletto mi raccomando!!

Poi per impostare gli iso partiamo da iso 100, in questo caso sto usando una Mirrorless Entry Level quindi si parte da 100 e poi saliamo. In passato c’era ad esempio 100 200 400 800 1600 e andava sempre raddoppiando il valore mentre adesso ci sono tante frazioni come 1250 1600 2000 e via via andate sempre ad aumentare. La scelta degli iso va in base alla vostra priorità cioè quello che volete raggiungere nello scatto che andrete a fare.

Consiglio Extra

E qui mi sbizzarrisco perchè voglio darvi un consiglio bonus su come fare a sapere se avete impostato bene i vostri parametri per scattare in manuale.

La vostra fotocamera sia nel mirino che in live view, vi dice se state scattando foto sovraesposte o sottoesposte in base al suo esposimetro. Questo valore potete prenderlo come riferimento per sapere se state scappando bene oppure no.

Quindi questo è un riferimento che vi dice se siete sottoesposti o sovraesposti che potete anche mettere l’istogramma, ma di questo se ne parlerà in un altro articolo. Comunque questa è un regola che vale con qualsiasi fotocamera anche quella che possiedi tu che leggi questo articolo.

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