COSTRUZIONE
La prima cosa che si avverte maneggiandolo è la sua solidità generale: molto compatto, non trema niente e non si avvertono tremolii interni se lo agitiamo l’unico dettaglio a non essere del tutto solidissimo è la ghiera che è leggermente morbida e “plasticosa”.
Per quanto riguarda lo schema ottico: è composto da 11 lenti divise in 8 gruppi, fra le quali ce ne sono 1 a bassa dispersione e 1 asferica. Il diaframma è composto da 7 lamelle e ha un’apertura minima di f/16 e massima di f/1.8 quindi è molto luminosa come lente.
Sul lato della messa a fuoco abbiamo una minima distanza di 25cm con una messa a fuoco manuale perenne, l’autofocus è mosso dal motore SWM a ultrasuoni, silenzioso, preciso e abbastanza veloce (comunque lo vedremo dopo).
Infine, chiudendo la parte delle caratteristiche tecniche, siccome la lente frontale non ruota durante la messa a fuoco, possiamo montare anche filtri a vite polarizzatori che però devono avere un diametro di 58mm.
PRESTAZIONI
Partendo dalla deformazione delle immagini non abbiamo che un leggero accenno di distorsione a barilotto.
Possiamo vedere anche la vignettatura abbastanza evidente alla massima apertura che comunque tende a sparire con la chiusura del diaframma, infatti intorno all’apertura di f/5.6 avremo immagini completamente libere.
La nitidezza delle immagini è molto buona, già all’apertura massima e più o meno è anche omogenea quindi ai lati e agli angoli non abbiamo un grandissimo peggioramento. Chiudendo il diaframma la nitidezza migliora come potete vedere dai test e la differenza fra le zone periferiche e il centro della foto scompare molto velocemente, quindi da questo aspetto il 35mm non si comporta affatto male.
Per quanto riguarda i flares non abbiamo grandi problemi: le immagini, se inquadriamo direttamente il sole, non diventano sature di questo disturbo quindi abbiamo una gestione buona di questi difetti.
L’apertura del diaframma conferisce alla lente un buon bokeh, molto accentuato e morbido, inoltre le highlights hanno una forma molto circolare e non presentano aberrazioni cromatiche (inoltre hanno una texture abbastanza liscia).
Infine, per concludere le prestazioni, abbiamo l’autofocus SWM a ultrasuoni: una saetta, non ha problemi nemmeno in condizioni di scarsa luminosità (nemmeno con la quasi l’assenza totale di luce) ed è anche preciso e silenzioso. L’unica cosa da far notare è che in live view fa un po’ più di fatica ed è un po’ più lento a trovare il focus (di conseguenza anche in video), comunque i test li potete vedere nel video.
CONCLUSIONI SUL 35MM
Visto come si comporta, e quali sono le prestazioni potremmo dire che è semplicemente il 35mm DX in versione Full Frame. Penso che si ponga, tra le lenti a pieno formato, come alternativa economica per chi non ha un budget tale da permettersi il 35mm con apertura a f/1.4. Vista la resa fotografica molto bella e il bokeh potrebbe trovare un impiego anche nel mondo video, complice anche la silenziosità dell’autofocus (anche se non è del tutto silenzioso in ambienti con un po’ di rumore dovrebbe passare inosservato).
Spero che l’articolo vi sia stato utile, se avete domande fatele pure con un commento qui sotto!